Tutto è iniziato nel 1997, quando Caroline Scheufele, co-presidente e direttrice artistica di Chopard, incontra Pierre Viot, l’allora direttore del Festival di Cannes, nel suo ufficio. Mentre Caroline esamina con grande interesse il trofeo esposto, Pierre Viot le propone di ridisegnare una nuova interpretazione della Palma d’oro. Per Caroline Scheufele, innamorata della settima arte, è una nuova sfida da raccogliere con grande passione e mette la sua ispirazione e la sua creatività al servizio di uno dei premi più ambiti del mondo cinematografico. Dall’anno successivo, durante la cerimonia di chiusura del Festival di Cannes 1998, il mondo scopre la nuova Palma d’oro così come la conosciamo oggi.Da quel momento, Chopard e il Festival di Cannes formano una coppia scintillante. “Una straordinaria partnership storica. Come soleva dire Gilles Jacob, ormai facciamo parte dell’inventario allo stesso titolo del tappeto rosso”, afferma divertita Caroline Scheufele. Oltre alla Palma d’oro e alle sue due repliche in miniatura che dal 2000 premiano la migliore interpretazione femminile e maschile, i laboratori della Maison produrranno quest’anno le cinque “mini palme” destinate ai vincitori del Grand Prix Speciale, del Prix de la Mise en Scène, del Prix du scénario, del Prix du Jury e della Palma d’oro del Cortometraggio assegnati dalla giuria del Festival di Cannes. Fino a oggi, i vincitori di queste cinque categorie ricevevano un diploma.